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Investimenti 4.0 più tempo per il completamento

C’è tempo fino al 30 settembre 2023 per completare gli investimenti in beni strumentali 4.0 prenotati entro il prossimo 31 dicembre, usufruendo del credito di imposta con le più elevate percentuali del 2022. Il comma 423 della legge di Bilancio (anche se le prime bozze del Milleproroghe puntano a spostare il termine al 31 dicembre 2023) allunga di tre mesi il termine previsto dal comma 1057 della legge 178/2020. Nessuna proroga, invece, per gli investimenti “ordinari” e per il software 4.0 con aliquota 50% prenotati entro fine 2022, che devono essere effettuati nel primo semestre 2023.

Le imprese che stanno concludendo gli ultimi ordini di acquisto di beni materiali con caratteristiche Industria 4.0 (allegato A alla legge 232/2016) potranno contare, se effettuano la “prenotazione” (ordine e acconto non inferiore al 20% del prezzo) entro sabato 31 dicembre, sui primi nove mesi del 2023 per realizzare l’acquisto.

Si ricorda che le percentuali di riconoscimento sono:

  1. 40% fino a 2,5 milioni;
  2. 20% tra 2,5 e 10 milioni;
  3. 10% tra 10 e 20 milioni.

Nessun maggior termine viene previsto per sfruttare il super credito 2022 per gli investimenti in beni immateriali 4.0 (allegato B, legge 232/2016).

Non slitta neppure la coda temporale stabilita dal comma 1055 della legge 178/2020 per il completamento degli investimenti in beni ordinari (come computer, attrezzature, macchinari non 4.0, autocarri, eccetera) “prenotati” entro il 31 dicembre 2022. Per applicare il credito d’imposta del 6%, resta confermata la scadenza del 30 giugno 2023 per l’effettuazione dell’investimento. Dal 2023, per questi investimenti non 4.0 non è previsto alcun credito di imposta.